Si è avviata oggi in Slovenia, la 53esima edizione del Maribor Theatre Festival (Festival Borštnikovo Srečanje), il più importante appuntamento della scena slovena contemporanea.
In oltre cinquant’anni di vita la manifestazione – con i suoi Premi Borštnik, che vengono assegnati agli spettacoli migliori – è diventata lo show-case delle produzioni annuali di quel Paese.

Ma soprattutto nel decennio scorso, il Festival si è trasformato: ha acquisito un ruolo internazionale, ha stretto nuovi rapporti, ha arricchito e diversificato il cartellone, che non si limita solo agli spettacoli nazionali. Diretta da Aleš Novak, questa edizione 2018 comprende anche produzioni invitate dall’estero, workshop e attività di formazione e di sviluppo del pubblico, con una particolare attenzione per gli studenti – Maribor ospita una affollata Università – che potranno partecipare a convegni, tavole rotonde, eventi professionali realizzati in collaborazione tra partner sloveni e stranieri. O portare in scena gli allestimenti realizzati nei numerosi corsi di teatro .
Non manca, come è oramai indispensabile, un percorso di valorizzazione turistica e eno-gastronomica per accreditare Maribor, seconda città dopo Lubiana, capitale della Stira slovena e capitale europea della Cultura nel 2012, al ruolo di Città degli Eventi.

Tra i quali appunto questo Festival, già dedicato a Ignacij Borštnik (1858 – 1919), la figura che più ha contribuito allo sviluppo della scena nazionale tra ‘800 e ‘900. Di lui conserva memoria il Premio più ambito: l’Anello Borštnik, che va alla carriera teatrale.
Ma superato di un balzo il secolo che ci separa da allora, il Maribor Theatre Festival rappresenta un’occasione di confronto internazionale oggi. In diverse lingue, inglese, tedesco, italiano, oltre che sloveno, qui si misura anche il clima teatrale europeo.
Se l’anello di Borštnik andrà quest’anno a un attore del Teatro nazionale Drama di Lubiana, Janez Škof, il cartellone squaderna spettacoli che arricchiranno lo spazio teatrale internazionale nei prossimi giorni.

Va ricordata ad esempio la presenza italiana di Pippo Delbono (con due titoli: Vangelo e la più recente creazione, La gioia), o quella sempre spiazzante del gruppo Via Negativa che assieme al Freies Theater di Duesseldorf presenta 365fall.

Parecchie produzioni slovene concorrono invece all’assegnazione dei Premi Borštnik. Si va da Odilo.Oscuration.Oratorio (diretto da Dragan Živadinov, per il Mladinsko Gledališče) un colpi di teatro sulla spietata carriera nazi di Odilo Globočnik a The Wall, The Lake (del Drama di Lubiana). Dalle sei ore da passare (a piacere) con Leja Jurišić e Marko Mandičin Together, al classico Ivan Cankar di Scandalo nella valle di San Floriano (regia di Eduard Miler), fino a Our Class che mette insieme la cordata formata dai teatri di Ptuj, Kranj e dal MiniTeater di Lubiana. Ma non dovrebbero mancare altre sorprese durante la premiazione finale.

Premiazione he si svolgerà il 28 ottobre, data in cui il festival si conclude. Il programma completo si può leggere sul sito ufficiale, da dove è anche possibile scaricare il catalogo pdf.