Teatro – ricordatevelo, facinorosi – non è solo il teatro presente, il teatro dal vivo. È anche il teatro che abbiamo già visto. Quello che hanno visto altre generazioni. Quello che abbiamo letto e quello di cui abbiamo sentito parlare.
Teatro è anche tutto il teatro che non abbiamo visto. Perché siamo giovani. Perché eravamo al lavoro. O in vacanza. Perché stiamo troppo lontano. Perché costa troppo. Perché non sappiamo le lingue.

Per ricordarci che tutto ciò è teatro, per ricordarci che esiste ed è esistito, che ci sono artisti, tecnici, operatori che stanno continuando a farlo, spesso al limite delle proprie possibilità, Rai5 propone oggi una maratona bella e interessante.
Si comincia alle 8.00
Dalle 8.00 del mattino di oggi, sabato 30 maggio fino a notte fonda, Rai5 – Maratona per il Teatro, mette in fila spettacoli di maestri del passato e artisti della scena contemporanea. Una “full immersion” dice la presentazione del progetto, che è stato curato da Felice Cappa.
Tra un titolo e l’altro, le riflessioni sulla scena all’epoca del Covid di Andrée Ruth Shammah, Daria Deflorian, Giulia Lazzarini, Serena Sinigaglia, Massimo Popolizio, Marco Baliani, Gabriele Vacis, Motus, Pippo Delbono, Valerio Binasco, Marta Cuscunà, Ottavia Piccolo, Umberto Orsini.
Se poi voleste approfondire il tutto, in quadro di insieme, che vi racconta la scena italiana degli ultimi vent’anni c’è sempre il mio manuale tascabile, Italian contemporary theatre for dummies – scherzo naturalmente 🙂 è in italiano.
In un quarto d’ora vi racconto tutto e vi faccio vedere cose altrettanto belle (clicca qui per leggerlo al volo).
Il programma completo della maratona su Rai5
Qui sotto, sempre dalla presentazione, riporto tutto il programma giornaliero.
Si comincia alle 8.00 in punto, sul canale digitale di Rai5, con Eduardo De Filippo in Ditegli sempre di sì, dalla Cantata dei giorni pari, adattata per la Rai nel 1962. Tra gli interpreti, un cast di suoi speciali attori: Regina Bianchi, Pietro Carloni, Antonio Casagrande, Angela Pagano ed Enzo Petito.
Alle 9.40 L’uomo dal fiore in bocca di Pirandello, nella interpretazione di Vittorio Gassman, diretto da Maurizio Scaparro.
Subito dopo è la volta di Il giardino dei ciliegi di Čechov, regia-manifesto della poetica del Piccolo Teatro di Milano, dell’epoca Strehler e uno dei simboli della scena italiana del secondo Novecento. In scena c’erano Valentina Cortese, Giulia Lazzarini, Renato De Carmine, Renzo Ricci, Franco Graziosi, Gianfranco Mauri e l’esordiente Monica Guerritore.
Alle 12.55 Luca Ronconi è il filo conduttore di Percorsi nell’infinito, documentario a cura di Ariella Beddini per RaiSat. Lo speciale è dedicato alla creazione e realizzazione di Infinities, lo spettacolo evento con cui, nel 2002, negli ex magazzini della Scala alla Bovisa di Milano, il regista portò la scienza in teatro.
Il teatro in Italia, con Dario Fo e Giorgio Albertazzi, è riproposto alle 13.50, con il “pilot” della serie, e i due attori, per la prima volta assieme in scena.
Per il teatro dei narratori, alle 14.45 va in rete uno degli Album di Marco Paolini: La comune di Gemona.
La prima parte con gli spettacoli storici si chiude alle 15.30 con la versione televisiva del testo-ossessione di Carmelo Bene: Pinocchio ovvero lo spettacolo della provvidenza. Accanto a lui Sonia Bergamasco.
Segue Sei personaggi in cerca d’autore di Pirandello, messo in scena da Michele Placido con una giovane compagnia.
Silvio Orlando è protagonista alle 19.00 di Si nota all’imbrunire (solitudine da paese spopolato), l’ultimo testo di Lucia Calamaro, che firma anche la regia.
Alle 20.55, Emma Dante, che sappiamo essere una registe-autrici più significative della scena italiana, con Le sorelle Macaluso.
Di Stefano Massini, alle 22.05 è Vincent Van Gogh: l’odore assordante del bianco, dedicato all’artista, incarnato da Alessandro Preziosi.
Alle 23.35 ecco Macbettu – Il racconto, uno speciale in cui, a immagini dello spettacolo, si alterna il racconto del regista, Alessandro Serra, che ha trasportato il testo di Shakespeare in una Barbagia arcaica e violenta.
Alle 00.40 si chiude ancora con Shakespeare e Amleto, nella riscrittura di Filippo Timi, a partire dall’Ambleto di Testori-Parenti-Shammah, reinventato con Lucia Mascino, Marina Rocco ed Elena Lietti.