Del teatro, a David Foster Wallace, gliene importava un fico. Però…

Del teatro, a David Foster Wallace, gliene importava un fico. Ai teatranti invece, Foster Wallace ha sempre fatto gola. Brevi interviste con uomini schifosi potrebbe dimostrare ancora un volta questo teorema. Il debutto è previsto a Napoli, Teatro San Ferdinando, il primo febbraio. Regia dell’argentino Daniel Veronese. Interpreti Lino Musella e Paolo Mazzarelli. Qualcosa da vedere, insomma.

Brevi interviste con uomini schifosi  Foster Wallace

La distanza tra la scrittura di David Foster Wallace e il teatro è tanta. Ma chi crea e chi produce per la scena – parlo di quella italiana in particolare – ha provato ad accorciarla. 

Nel decennio che ha fatto seguito al suicidio dello scrittore americano (settembre 2008), un’attrazione imprevedibile ha spinto uomini e donne di teatro a riprendere in mano una decina dei suoi volumi, diventati nel frattempo oggetti di culto, da Infinite Jest a The Pale King

Li hanno riletti con specifica curiosità e con attenzione, per scoprire se la macchina narrativa DFW poteva avventurarsi, oltre che sulle comode autostrade della distribuzione libraria, anche su percorsi più accidentati. Quelli della scena cioè, nella molteplicità delle sue tante forme e nelle sue infinite variazioni. Anche perché la vita secondo Foster Wallace sembra fatta di molte più virgole che punti fermi.

Così a incrementare il fenomeno DFW (che in questi anni due anni di pandemia ha subito qualche rallentamento) ecco ora il rilancio di Brevi interviste con uomini schifosi. Un libro del 1999, pubblicato in Italia l’anno dopo, con l’introduzione di Fernanda Pivano. Nientedimeno.

copertina Brevi interviste con uomini schifosi

Il Mercadante – teatro nazionale di Napoli – lo produce adesso assieme a Marche Teatro, al TPE piemontese e altri partner, e ne affida la regia a Daniel Veronese, regista argentino. Che è uno dei punti forti, assieme e Foster Wallace e al duo Musella-Mazzarelli, di questa avventura transoceanica.

Lasciare un segno

Interessante, per l’Italia, il ritorno di Daniel Veronese. Argentino, ma con base anche a Madrid, regista di un teatro di oggetti, poi autore, poi direttore di festival internazionali, poi di nuovo regista ma di attori, Veronese era conosciuto da noi come fondatore del Periférico de Objetos, poi come autore di titoli che lasciavano il segno, mentre polemicamente picconavano la drammaturgia borghese. Spiando una donna che si uccide (da Zio Vanja di Cechov), I figli si sono addormentati (da Il gabbiano), Tutti i grandi governi hanno scansato il teatro intimo (da Hedda Gabler di Ibsen). O ancora, Modi per rivolgersi alle madri dei minatori, mentre sperano che i loro figli risalgano in superficie.

Così sembrerebbe appartenergli e confondersi con la sua drammaturgia, anche questo titolo, Brevi interviste con uomini schifosi (se non che l’autore è effettivamente DFW). Opera in cui la fluvialità della scrittura cresce in 26 brevi racconti e nello spettacolo si condensa in otto interviste appunto con uomini schifosi (hideous è il termine americano), che fronteggiano sempre una donna. Un rapporto tra il maschile e il femminile che “mette in luce tutte le fragilità, le gelosie, il desiderio di possesso, la violenza, il cinismo insiti nei rapporti affettivi. Il risultato è comico e disturbante allo stesso tempo”.

Foster Wallace - Interviste - Musella - Veronese - Mazzarelli
In prova con il regista Daniel Veronese

Foster Wallace, meravigliosamente scomodo

“Foster Wallace è un autore meravigliosamente scomodo per il lettore – spiega Veronese – sembra sempre che voglia giocare a gatto e topo con lui. In questo caso esplora otto personaggi maschili, che prima ritrae con un volto innocente, quasi una caricatura, e poi denuncia, con le armi dell’ironia e del sarcasmo, per le loro riprovevoli azioni di sottomissione, di prevaricazione maschile sulle donne“.

“Ero a Madrid, sei o sette anni fa – continua Veronese – e ricordo che fin dalla vetrina quel titolo mi aveva sedotto. Comprai il libro e tornai in Argentina. Lo lessi e lo rilessi, sembrava che questi materiali fossero là ad aspettarmi. Fu proprio il lavoro di riscrittura a chiarirmi le idee. Per dare un senso attuale a quei monologhi di Foster Wallace, a quell’alternarsi di maschile e di femminile, per rendere psicologicamente plausibile quel potenziale violento maschile, che non è certo tramontato, ci volevano proprio due uomini. L’accoglienza che lo spettacolo ebbe in Argentina e poi in Cile ne è la dimostrazione. Alcune donne mi spiegarono di aver ritrovato in quelle figure maschili il proprio stile di comportamento. Il patriarcato non è solo un problema maschile“.

Foster Wallace - Interviste - Musella - Veronese - Mazzarelli

Ogni volta è diverso

“E tuttavia, ciò che rende vivo il teatro è che ogni diverso luogo, ogni diversa combinazione di attori, e di registi, creano un prodotto nuovo. È ciò che giorno per giorno verifico con i miei due attuali compagni di strada – Lino Musella e Paolo Mazzarelli – con i quali stiamo dando una nuova forma e una nuova vita al mio progetto di allora“.

“Perché in queste storie – confermano i due, Musella e Mazzarelli – investiamo il nostro personale vissuto. Il teatro, diceva Amleto, è specchio della natura. Tanto più ci avviciniamo ai volti di questi uomini, tanto più scopriamo, nel riflesso di quello specchio, le dolorose consonanze con una natura umana che ci appartiene in quanto maschi. Comportamenti dai quali avremmo il dovere di emanciparci. Ma andare così a fondo, diciamolo, fa male”.

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BREVI INTERVISTE CON UOMINI SCHIFOSI
di David Foster Wallace
traduzione Aldo Miguel Grompone e Gaia Silvestrini
regia e drammaturgia Daniel Veronese
con Paolo Mazzarelli e Lino Musella 

produzione, Teatro di Napoli-Teatro Nazionale, Marche Teatro, Tpe Teatro Piemonte Europa, FOG Triennale Milano Performing Arts, Carnezzeria srls
con il sostegno del Teatro di Roma-Teatro Nazionale, e in collaborazione con Timbre 4 Buenos Aires

Dopo il debutto del 1 > 6 febbraio, al Teatro San Ferdinando di Napoli, lo spettacolo sarà in scena a:
Roma, Teatro India 8 > 13 febbraio 2022
Torino, Teatro Astra 15 > 20 febbraio 2022
Milano, Triennale Teatro dell’Arte 22 > 24 febbraio 2022
Ancona, Teatro Sperimentale 4 > 5 marzo 2022

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