Ricordi. Come quello di Jack, che compie gli anni ogni 11 settembre

Scritto da Francesco Godina e Fabio Vignarelli, Tu dov’eri registra l’istante emozionale che è ancora dentro di noi. Anche oggi, quando sono passati più di vent’anni dall’11 settembre 2001. Repliche fino a domenica 24 aprile alla sala Bartoli del Politeama Rossetti, a Trieste.

Francesco Godina  - Tu dov'eri - 11 settembre - produzione teatro stabile FVG

Il compleanno di mamma. L’anniversario di matrimonio. Il giorno che tuo fratello è morto. Ci sono date scolpite nella memoria di ognuno. Altre sono date collettive: il 31 dicembre, il 25 aprile, l’11 settembre.

Sulla memoria collettiva del giorno in cui, 20 anni fa a New York, caddero le Torri Gemelle, Francesco Godina e Fabio Vignarelli hanno costruito uno spettacolo. Che ha per titolo una domanda: Tu, dov’eri?

Se lo ricordano tutti, dov’erano quel giorno. Tutti quelli nati nel secolo passato, boomers e millenials. Tutti quelli che l’11 settembre 2001, dopo le 8 e 46 del mattino (a New York, mentre in Italia erano passate da un bel po’ le 16.00 ) si attaccarono agli schermi delle tv per scoprire che cosa stava accadendo. Per capacitarsi di ciò che era impensabile potesse accadere.

Chi nella sua stanzetta di adolescente. Chi in viaggio sulla metro all’ora di punta. Anche chi non vedeva l’ora di finire il turno di lavoro. L’11 settembre era un giorno qualsiasi. Fino a che il primo aereo non si schiantò sulla torre nord. Poi il secondo. Poi le due torri vennero giù.

Francesco Godina  - Tu dov'eri - produzione teatro stabile FVG

Facebook, Instagram, Twitter non esistevano proprio

Non è uno spettacolo commemorativo Tu dov’eri? Non ci riporta (o perlomeno lo fa discretamente) ai corpi in picchiata giù dalle finestre dei due grattacieli, vanto della metropoli statunitense. O alla tempesta di polveri che invade le strade di Manhattan e le soffoca.

Non è uno spettacolo sul passato Tu dov’eri? Ci parla di oggi. Sceglie i media odierni. I linguaggi contemporanei. Si concentra su ciò che, dell’emozione di allora, rimane in questo momento nella nostra memoria collettiva.

11 settembre. Alla domanda Tu dov’eri? rispondono tutti. Se lo ricordano tutti.

Sollecitati da Godina (che è anche l’interprete) e Vignarelli (che è anche il drammaturgo), boomers e millennials condividono i propri ricordi nelle stories di Instagram, o in quelle di Facebook. E lo spettacolo le mostra. Fino a che le loro parole, i loro visi, i meme, non diventano un mosaico sullo schermo che fa da fondale. E una playlist di Spotify, le commenta affettivamente.

Tu dov'eri - 11 settembre - regia Marco Casazza - Teatro stabile del Friuli Venezia Giulia

L’11 settembre in tre sguardi

Sul mosaico dei mi ricordo, Godina dà vita a tre personaggi. 

Un professore che illustra come funzionano i meandri della memoria. E garantisce che quella straordinaria capacità del nostro cervello non è omogenea, ma seleziona, cancella o conserva per tutta la vita. 

Uno stand-up comedian dal fare cinico e dal linguaggio sboccato, che riflette sul fatto che quella data è lo spartiacque di un prima e di un dopo (pensate a come si viaggiava, prima, in aereo, pensate all’acqua nelle bottigliette). 

Infine Jack, un uomo che ogni 11 settembre compie gli anni, e che nel 2001, ventenne, avrebbe dovuto sostenere un colloquio di lavoro nel ristorante (allora) “più alto del mondo”, al 107° piano della torre nord. In un istante, l’appuntamento mancato si trasformò in un lutto privato.

Sono figure che si staccano vive da quel mosaico. E che Francesco Godina schizza velocemente. Con un cambio di occhiali, una t-shirt d’epoca, una confessione davanti alla telecamera dello smartphone.

Francesco Godina  - Tu dov'eri - 11 settembre - produzione teatro stabile FVG

Mentre ognuno di noi, in sala, saprebbe dire per filo e per segno, dov’era, cosa faceva, che reazione ha avuto, quando le prime immagini si sono stampate, quell’11 settembre e per sempre, nella sua retina, nella sua memoria.

Lo spettacolo (con la regia di Marco Casazza) è stato presentato per la prima volta proprio alle 16.46 del 11 settembre 2021, nella sala Bartoli del Rossetti di Trieste. Le repliche di questa settimana lo ripropongono al pubblico. Perché sarebbe davvero colpevole relegarlo nei cimiteri delle rimembranze e delle commemorazioni.

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TU DOV’ERI
di Francesco Godina e Fabio Vagnarelli
regia Marco M. Casazza
con Francesco Godina
video design Den Baruca
produzione Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia 
in collaborazione con SUOMI

2 risposte a “Ricordi. Come quello di Jack, che compie gli anni ogni 11 settembre”

  1. L’11 settembre ero all’Isola degli Armeni e qualcuno ha telefonato che era successo un disastro di cui non si capiva ancora la portata. Poi a piedi verso la stazione di Venezia, tutte le tv accese e le immagini che scorrevano veloci e impressionani. Da quel momento è cambiato il modo di pensare l’integrazione culturale …

    1. È proprio vero che quella giornata ce la ricordiamo tutti. E ognuno di noi le attribuisce un significato personale, basato sulla propria storia, sulla propria esperienza. Una percezione collettiva che si frantuma (o se vogliamo è esplosa) in miliardi di individuali sensi.

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