Da MittelYoung a In-Box. Sul binario della next generation

Sto su un treno. Ho lasciato Cividale del Friuli, dove qualche giorno fa si è conclusa MittelYoung, l’iniziativa di maggio grazie alla quale, dallo scorso anno, Mittelfest punta il suo sguardo su creatori e performer under 30 provenienti dai Paesi dell’Europa centrale, e non solo.

Il treno su cui viaggio adesso ha per destinazione Siena, dove mi aspetta un’altra manifestazione, In-Box, che mette al centro un simile raggruppamento di artisti.

MittelYoung 2022 a Cividale del Friuli - ph Luca A. d'Agostino
MittelYoung 2022 a Cividale del Friuli – ph Luca A. d’Agostino

In partenza da Cividale

In programma a MittelYoung (che precede il Mittelfest vero e proprio, previsto tra il 22 e il 31 luglio), c’erano spettacoli, e in certi casi esperimenti, di teatro, musica e danza, come si addice a un’idea di festival multidisciplinare. Ma anche lavori creativamente fondati, pensati, realizzati a cavallo dei linguaggi e dei confini. Da artisti anche giovanissimi, alcuni poco più che ventenni , ibridi, fluidi, e sorprendenti nelle idee.

Me ne sono rimasti negli occhi alcuni, in cui la sorpresa, l’incrocio che non ti aspetti, o anche il semplice fatto di averti aperto finestre su un panorama nuovo, ti danno la sensazione di essere uno scopritore di talenti.

Guarda che bel futuro che si prospetta a questo – mi sono detto assistendo a Nymphs dell’olandese Niek Wagenaar, appena laureato al Dipartimento di danza urbana del’Università delle arti di Amsterdam (eh sì, nei Paesi bassi ci sono queste specialità , queste possibilità). Ha già strumenti tecnici solidi e idee per scompigliare, assieme ai suoi compagni d’avventura, il panorama della coreografia europea con ventate forti e rinfrescanti. Più incredibile ancora è che questo biondo e magnetico leader, gender fluid e non binario, di anni ne ha solo 22.

Niek Wagenaar - Nimphs - ph Luca A. d'Agostino - MittelYoung 2022
Niek Wagenaar – Nimphs – ph Luca A. d’Agostino

Quel Butoh giapponese, cresciuto a Praga

E quanto stupore, poi, nel farsi catturare gli occhi da una proposta di clownerie butoh. Con questa etichetta i boemi Musasi Entertainment Company inquadrano il loro spettacolo intitolato: Since my house burned down I now own a better view of the rising moon.

È una citazione dal poeta giapponese del ‘700 Mizuta Masahide, ed è anche un incitamento ottimistico a superare gli ostacoli: se la casa è bruciata (come aveva da tempo previsto la giovane Greta Thunberg) possiamo provare a vedere la cosa anche dal lato positivo, e amaramente goderci più comodi lo spettacolo della luna crescente.

Adam Páník, Tereza Havlová, Matěj Šumbera, Veronika Traburová, i quattro membri del gruppo da poco fondato presso il Dipartimento di Teatro Alternativo e di Marionette dell’Accademia delle Arti di Praga, hanno messo su una storia che pare appena uscita dalla novellistica contadina del Sol Levante.

Un samurai, un demone malvagio, due danzatori butoh, due geishe, zoccoli, maschere e canne da pesca, per un racconto di sfida e di vendetta. Ma anche di grande divertimento, ingegnosamente in bilico tra sguardo ironico e ammirazione deferente per la cultura tradizionale e popolare giapponese.

Musasi Entertainment Company - ph Luca A. d'Agostino - MittelYoung 2022
Musasi Entertainment Company – ph Luca A. d’Agostino

Giovani curatori

Il bello è che ad averli individuati, scelti, e alla fine presentati a Cividale è una generazione altrettanto giovane di curatori, tutti under 30, che a MittelYoung stanno apprendendo la difficile arte della programmazione di cultura e di spettacolo. Perché anche saper selezionare è un’arte.

Sono loro ad aver scelto anche le riflessioni ciniche e affettuose che Luca Oldani e Jacopo Bottani mettono giù come appunti sul rischio del morire in Assenza Sparsa. Oppure il rosso di uno spettacolo che con naturalezza si sintonizza sul tema tutto femminile delle mestruazioni, Marea del Trio Tsaba. O ancora il concerto selvaggio e multiforme del Kollektiv Cuma (Finlandia, Lituania, Stati Uniti) sulla permeabilità, oggi, delle norme sociali. E molte altre convincenti proposte ancora (vedi qui le schede delle altre proposte)

Luca Oldani - Assenza Sparsa - ph Luca A. d'Agostino- MittelYoung 2022
Luca Oldani – Assenza Sparsa – ph Luca A. d’Agostino

Destinazione Siena

Mentre scrivo il treno già sta arrivando a destinazione. Tra pochi minuti sarò a Siena, dove anno per anno ho imparato a riconoscere l’importanza di In-Box (qui e qui il resoconto delle scorse edizioni).

In-Box è una “rete di sostegno al teatro emergente italiano” e con questo appuntamento a maggio, offre opportunità distributive alle giovani formazioni, grazie alla rete di un’ottantina di sale distribuite in tutta la penisola e a programmatori con cuore e occhi attenti ai fermenti.

Che si ritrovano qui Siena a discutere, a scegliere, a garantire l’esistenza di un teatro che per tante ragioni sta ai margini del mercato. Marginalità che non sempre è uno svantaggio. Ve ne parlerò in uno dei prossimi post. Promesso.

3 risposte a “Da MittelYoung a In-Box. Sul binario della next generation”

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