Potrebbe sembrare un ritaglio del secolo passato. Un’immagine sbiadita tra le memorie dei teatri. Tutt’altro. Anche nel 2023, le marionette se la passano bene. Il loro talento, le acrobazie, il ritmo dello spettacolo, acchiappano il pubblico, nonostante il mondo corra dietro a Netflix e alla realtà virtuale. Proviamo a capire perché.
Venite con me. Vediamo assieme il nuovo allestimento dei Piccoli di Podrecca.

Domenica mattina
La platea della domenica mattina è mista. Bambini piccolissimi, scolari saputelli, genitori a coppie, qualche singolo adulto. In altre giornate le sedie, e anche tutti i cuscini per terra, sono occupati da classi intere, di scuola elementare perlopiù. Con una grande voglia di chiacchiere e di scoperte.
Il nuovo spettacolo dei Piccoli di Podrecca si intitola Come and Go Varietà.
Dello storico e glorioso Varietà – il titolo con il quale Vittorio Podrecca e le sue “teste di legno” avevano girato il mondo intero, per treno e per nave, da Parigi a Hollywood, dalla Turchia all’Argentina – è un’edizione rimodernata, più agile, leggera, portatile.

Agile, leggero, portatile
È fatta apposta per ambientarsi in spazi molto più piccoli degli enormi teatri sudamericani, delle sale londinesi e statunitensi, dove la produzione originale, cento anni fa, suscitava l’ammirazione di Diaghilev, di Eleonora Duse, di Charlie Chaplin. Persino quella di Walt Disney.
Per chi l’avesse dimenticato, bisogna in questo momento specificare che marionetta è la figura che viene mossa dall’alto, con i fili. Burattino è invece quello animato dal basso, dalla mano che infila le dita in un corpo di stracci. Povero e popolare il burattino, raffinata e tecnicamente complessa la marionetta.

Intuire i segreti
Il ponte di Come and Go Varietà – il ballatoio sul quale si muovono i marionettisti – è largo meno di cinque metri. Ma va bene così. La maggior parte dei vecchi numeri delle marionette riesce ugualmente, e anzi, permette agli spettatorini delle prime file di stare più vicini al ponte e di intuire un po’ i segreti di queste figure che, mosse dai loro fili, sembrano davvero vive.
Stavolta non ci sono soltanto loro, i Piccoli. Il nuovo allestimento porta sul palco anche creature umane, quattro attrici (ma anche marionettiste) che con questi legnosi compari stringono amicizia, e insegnano loro come stare al mondo, come comportarsi davanti a un pubblico venuto là per ammirarli, e non per i loro capricci.
Il più capriccioso è Arlecchino. Appena uscito dal suo baule, dalla sacca di tela che lo custodisce nei viaggi, mostra subito quel carattere spavaldo e indolente che è tipico della più famosa maschera italiana. Cinquant’anni fa, era diventato l’ambasciatore del nostro teatro in uno dei più seguiti show televisivi americani.
Se Arlecchino ha temperamento, e ci tiene a stare e sotto i riflettori, tutti i suoi compagni d’avventura sono capaci di mostrare altrettanto ritmo, atletismo, bravura. I ballerini cubani che si esibiscono in una rumba irresistibile. Le scimmiette salterine. I dinoccolati solisti, con il frac di lustrini e il cilindro. L’equilibrista in bilico sulla palla.
Figure umane e creature animali. Di tutti i tipi e di tutti i colori. Spilungoni, nani, belle donne. Caucasici, afro-americani, mulatti. Cani e struzzi. Abituato a girare il mondo, Varietà conosceva la parola inclusività ben prima che diventasse di moda.

E poi ci sono i virtuosi: personaggi che strappano gridolini di ammirazione.
Il trapezista dalla pelle color cioccolata ne fa mille sulla sua corda. Numeri davvero rischiosi e spericolati. Il rischio, se sei marionetta, è che i fili si impiglino e il numero vada a farsi benedire.
Oppure il violinista, che col suo strumento coinvolge tutto il pubblico in una travolgente czarda. Chissà come fanno i suoi ciuffi a sollevarsi a ogni colpo d’archetto.
Il look smagliante del nuovo Varietà
Qualcosa mi dice che sto spoilerando un po’ troppo. Come and Go Varietà è fatto soprattutto di sorprese, e svelarle non sembra mica giusto.
Questa nuova edizione nasce da un corso di specializzazione per marionettisti, promosso nel 2022 dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, che è anche il custode dei Piccoli di Podrecca. E che si era impegnato qualche anno fa, assieme alla cooperativa Cassiopea, in un importante lavoro di restauro.

Ne sono venuti fuori il nuovo look smagliante dei Piccoli e un’ardita schiera di giovani professionisti (anzi professioniste) a cui due marionettisti di antica scuola, Barbara Della Polla e Ennio Guerrato, hanno passato le tecniche del mestiere. Ma, rimboccate le maniche, stanno anche loro sul ponte a tendere “i fili che muovono sogni”, come diceva un antico slogan.
Le repliche
Prossimamente, Come and Go Varietà prevede ben 10 repliche: da venerdì 17 febbraio a mercoledì 1 marzo (a volte al mattino a volte al pomeriggio). Lo spazio questa volta è la sala Rovis, nello storico edificio di via della Ginnastica a Trieste. È su parquet, dove una volta si tirava di scherma, che i Piccoli aspettano il loro pubblico: una meravigliosa invenzione, senza distinzioni, dai 3 ai 93.
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COME AND GO – VARIETÀ
regia Barbara Della Polla e Ennio Guerrato
marionettisti Barbara Della Polla, Ennio Guerrato, Roberta Colacino, Gaia Mencagli, Giada Bigot, Silvia Ponton
produzione il Rossetti – Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia
in collaborazione con Società Ginnastica Triestina
Bella la riproposta dei Piccoli di Podrecca per grandi e piccini, con la giusta rispolverata e il nuovo input di artiste teatrali che fanno vivere personaggi e sogni
Facciamolo sapere ai marionettisti!