Ne hanno parlato quotidiani come Repubblica, Corriere, il manifesto, riviste di settore come Artribune e Hystrio, ma anche siti generalisti e agenzie di stampa. Volevate che non ne parlassimo noi, che ci siamo dentro?

Sabato 13 novembre, alle ore 21.15, Sky Arte e Now Tv trasmettono il docufilm Essere Giorgio Strehler, ritratto dell’artista e dell’uomo che più ha caratterizzato, in Italia, la regia teatrale della seconda metà del Novecento.
Dopo le proiezioni di Roma (alla Festa del Cinema) e di Milano (alla sala Anteo per il Piccolo Teatro), la più recente realizzazione di 3D Produzioni di Didi Gnocchi si potrà vedere anche sulle piattaforme video di Sky Arte e Now Tv.
Il docufilm
Essere Giorgio Strehler è un’opera che racconta la sfaccettata personalità del regista che a Trieste era nato, proprio cent’anni fa, il 14 agosto del 1921. E che alla fine di una carriera che ha dato lustro e visibilità mondiale a Milano e al teatro italiano, a Trieste è tornato. Perché qui riposano le sue ceneri, dopo la morte avvenuta improvvisamente nel 1997.
Il centenario Strehler ha alimentato iniziative nei diversi teatri d’Italia che hanno ospitato per cinquant’anni le sue produzioni al Piccolo: dall’inesauribile Arlecchino servitore di due padroni ad altri importati titoli di Carlo Goldoni, da Shakespeare a Brecht a Pirandello, fino all’ultimo incompiuto Così fa tutte di Mozart.

Essere Giorgio Strehler, il film diretto da Simona Risi e scritto da Matteo Moneta e Gabriele Raimondi, rappresenta adesso la sintesi delle cose che si sono dette, e si stanno dicendo oggi su lui.
Infatti è proprio lui, fluviale e esuberate, pensieroso e sincero, a raccontare se stesso in decine di interviste, in discorsi ufficiali, momenti privati e brevi clip rubati alle prove. Un ritratto in prima persona, come uomo prima, quindi come artista.
Ma a una manciata di attori e collaboratori che a lungo lo hanno accompagnato nelle sue regie, a scenografi e costumisti, e anche a biografi e studiosi è stato chiesto di raccontare Strehler dal loro punto di vista. Di come egli abbia incrociato le loro vite, spesso trasformandole. Com’è successo a Andrea Jonasson, attrice a Monaco, a Salisburgo, a Vienna, e poi diventata sua moglie.
Nostro Strehler singolare
Così sabato sera, ciascuno di noi – Cristina Battocletti, Paolo Bosisio, Roberto Canziani, Stefano de Luca, Carlo Fontana, Ezio Frigerio, Andrea Jonasson, Giulia Lazzarini, Lluís Pasqual, Ottavia Piccolo, Franca Squarciapino – ne illuminerà un tratto, un particolare, un dettaglio: il nostro singolare Strehler.
Il mio consiglio: segnatevi l’appuntamento (Sky Arte e Now Tv, sabato 13/11, ore 21.15) e prendervi un’ora, per vederlo con calma.
Se non ci riuscite proprio, sappiate che ne faremo una proiezione speciale anche a Trieste, il 25 novembre. Altre informazioni tra qualche giorno.
Sempre a prosato di Strehler, potete intanto leggere questi due post, pubblicati su QuanteScene!: uno sul libro di Cristina Battocletti e uno sulla casa dove è nato.
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ESSERE GIORGIO STREHLER
regia Simona Risi
sceneggiatura Matteo Moneta, Gabriele Raimondi
fotografia Lorenzo Giromini
montaggio Gabriele Raimondi, Laura Fezzardini
suono Damian Dininno
con Giorgio Strehler
e Cristina Battocletti, Paolo Bosisio, Roberto Canziani, Stefano de Luca, Carlo Fontana, Ezio Frigerio, Andrea Jonasson, Giulia Lazzarini, Lluís Pasqual, Ottavia Piccolo, Franca Squarciapino
produzione Didi Gocchi per 3DProduzioni