Mittelyoung e In-Box 2023. Reportage da uno spicchio di teatro

Del grande mappamondo dello spettacolo dal vivo, il teatro di cui parlo in questo post è solo un piccolo spicchio. Conta poco, si muove di lato, genera scarsa ricaduta economica. Ignorato dai festival internazionali, non si affaccia quasi mai nelle sale importanti delle capitali. È lavoro di margine.

In_Box 2023 - Topi - Usine Baug
In_Box 2023 – Usine Baug – Topi

Ma è sui margini che si manifestano i movimenti. Il margine mostra la crescita, la direzione del flusso, la spinta innovativa. Succede in natura. Succede anche nelle arti.

È difficile mettere a fuoco ciò che succede a margine: un movimento continuo, un equilibrio sempre compromesso. Piuttosto: osservando i margini, si intuisce, si avverte, si fiutano le cose.

Cividale del Friuli e Siena

In questo spicchio del teatro, Mittelyoung (a Cividale del Friuli) e In-Box dal vivo (a Siena) vanno ogni anno a cercare il futuro prossimo, quello non maggioritario, non istituzionale. Quello indipendente.

Ne ho parlato su QuanteScene! in un post dello scorso anno. Riprendo il filo ora, con un reportage dalle edizioni 2023, appena concluse.

Mittelyoung è nato tre anni fa, come spin-off della nuova architettura di programma data a Mittelfest da Giacomo Pedini. I suoi tre giorni anticipano il festival principale, che si svolgerà nella seconda metà luglio e che conta finora 32 edizioni.

In-Box, coordinato dai toscani Straligut Teatro, in partnership con il circuito teatrale Fondazione Toscana Spettacolo e Comune di Siena, e altre realtà locali, è giunto quest’anno all’ottava edizione. 

Mittelyoung 2023 - CM_30 - Kolja Huneck  - ph Luca A. d'Agostino
Mittelyoung 2023 – CM_30 – Kolja Huneck – ph Luca A. d’Agostino

Gli under 30 europei. Il mercato italiano

Nel caso di Mittelyoung, un osservatorio internazionale di coetanei under 30 ha scelto 3 best experience, tra quelle pervenute attraverso la call lanciata in tutta Europa (169 quest’anno le candidature da 22 Paesi). In pratica, si tratta di fiutare ciò che fanno alcuni tra i più talentuosi ventenni del continente.

Nel caso di In-Box una rete di programmatori, in rappresentanza di 90 sale, festival, circuiti della penisola, ha acquistato, al costo del cachet fissato in precedenza, una replica dello spettacolo (tra i quasi 500 in lizza quest’anno, sia nel settore adulto sia in quello per l’infanzia e le famiglie). Hanno scelto i prodotti più affini al proprio pubblico, alla natura della propria sala. Più che esplorare, In-Box punta dunque a sostenere la distribuzione di opere, gli artisti e le compagnie italiani che non hanno ancora una soddisfacente circuitazione.

Per entrambi, la formula resta quella del festival-concorso: la sfida a salire sul podio del più votato, del più apprezzato, quello con più like: mi piace leggere innovazione e mercato come esempi di gamification della creazione teatrale.

Mittelyoung_Carla_Vukmirovic_Piango in lingua originale183_LdA.jpg
Mittelyoung 2003 – Carla Vukmirovic – Piango in lingua originale – ph Luca d’Agostino

Segnali da Mittelyoung

Mittelyoung raccoglie nuovi allestimenti di musica, danza, teatro, circo, e tra le 9 proposte arrivate in finale a maggio 2023 a prevalere sono state tre compagnie caratterizzate da pluralità delle provenienze e da un disinibito rapporto con le tecnologie di condivisione. 

Lavish Trio vanta una stratosferica pianista coreana, che improvvisa affiancata dal violino di un’italiana e dal violoncello di una tedesca. Il bello della proposta, intitolata What if… è anche nell’interazione ludica con il pubblico. Attraverso i propri smartphone gli spettatori fanno apparire sullo schermo alle spalle delle musiciste le parole e temi sui quali improvvisare. Ne scaturisce un tag cloud, che a Cividale ha messo in evidenza, inevitabilmente, death e love. È contemporanea musica da camera, però si espande ai confini del mondo. 

Ciò che succede anche alla danza del Collectief MAMM, olandesi per formazione e molto intrigati dal rapporto tra individuo e gruppo, fiducia e diffidenza, attrazioni e respingimenti. Gli estremi, anche politici, che formano il tessuto del loro Something Else. 

A un apparato luministico d’effetto si affida Kolja Huneck, pendolare tra Rotterdam e Monaco di Baviera, un performer che ha affinato i propri talenti nel reparto circense della giocoleria. In CM_30 (suppongo si riferisca al diametro dei dischi riflettenti con cui si cimenta) crea un ambiente immersivo. Dentro questa sua tenda o capanna, lancia, riprende e rilancia questi dischi cangianti, dai quali scaturisce tutto intorno un paesaggio di luci e ombre. Ai cui il pubblico collabora muovendo a piacimento le fonti luminose: proiettori portatili capaci di milioni di colori.

È un esempio di quanto il gioco resti prioritario, anche per chi si è oramai avventurato nel terzo decennio della propria vita: una generazione di artisti ludens.

In-Box dal vivo. A contare è il fiuto

Molto teatro, all’opposto, nell’aria che soffiava a In-Box. Usine Baug è la compagnia milanese che ha “vinto” 10 delle 117 repliche in palio con Topi. Rievocazione del G8 che nel luglio 2001 fece di Genova la capitale della repressione. Eventi però raccontati nei modi di un emotivo teatro di narrazione, un po’ attardato, dopo che i fatti di Genova hanno già prodotto parecchio teatro.

Meglio, con 17 repliche, si è collocato Quasi una serata (allestito da Il Giardino delle ore e Mumble Teatro), esempio di un teatro a episodi, oramai poco frequentato, almeno da noi. Tra i brevi atti unici della serata (scritti da Ethan, uno dei fratelli Coen, i due di Fargo, del Grande Lebowski), spicca forse il primo (Aspettando), con la sua vaga atmosfera buzzatiana, di un aldilà che moltiplica e amplifica la burocrazia dell’aldiqua. Potremmo dire che il meglio, i fratelli Coen lo hanno già dato al cinema. Ma il loro è un nome che sta simpatico al mercato.

In-Box 2023 - Quasi una serata- ph Federico Galimberti
In-Box 2023 – Quasi una serata- ph Federico Galimberti

A conquistare però l’attenzione di tutti, a guadagnarsi 19 repliche, vincitore quindi di In-Box 2023, è stato infine Sid – Fin qui tutto bene, produzione di Cubo Teatro.
È in casi come questo che il fiuto di cui si diceva torna a far valere la sua importanza. Una storia come tante, di individuale ribellione, bullismo, consumismo, processi di inclusione inter-etnica, ha trovato nella pelle scura e nella tuta griffata bianca di Alberto Boubakar Malanchino (lui, che è un po’ Cernusco sul Naviglio, un po’ Burkina Faso) il personaggio e l’interprete non solo giusto: perfetto. 

In-Box 2023 - CuboTeatro - Sid - Alberto Boubacar Malanchino
In-Box 2023 – CuboTeatro – Sid – Alberto Boubakar Malanchino

Cinema e serie tv lo hanno già fiutato, da Easy Living (2019) a Doc-Nelle tue mani. Non si capisce che cosa aspetti la scena dal vivo a accoglierlo (lui, che si è diplomato alla Paolo Grassi) tra i suoi nuovi campioni.

Allora: ci risentiamo tra un anno per capire quanto gli sono valsi il sostegno, le repliche, la visibilità che In-Box ha dato al suo monologo, scritto e diretto da Girolamo Lucania, suonato dal vivo da Ivan Bert e Max Magaldi. E intanto gli diciamo: grande tenuta di scena, complimenti.

[una nuova versione di questo articolo apparirà sul numero 3/2023 del trimestrale Hystrio]

Inevitabile: il festival più under 30 d’Europa incontra Rete Critica

Forse davvero è il più young d’Europa. Del resto, giovane mi sento anch’io. Nonostante i numeri.

In realtà Mittelyoung, cioè l’anticipo generazionale del più maturo Mittelfest (quest’anno alla 32esima edizione, a Cividale del Friuli), i numeri li tratta bene. E anche le lingue. Terza edizione, 169 candidature da 22 Paesi europei diversi, 9 spettacoli selezionati da un panel internazionale di 41 osservatori. Doverosamente under 30.

Numeri e lingue

La macchina organizzativa e artistica si è avviata questo inverno. Una chiamata rivolta a tutta l’Europa ha mobilitato 169 concorrenti. Tra questi, una giuria internazionale formata da una quarantina di giovani specialisti, i curatores, ha selezionato 9 spettacoli. Sono allestimenti di teatro, di danza, di musica e di circo, individuati seguendo anche il tema che si è dato quest’anno Mittelfest: Inevitabile.

Adesso, a partire da giovedì 18 maggio in Slovenia a Nova Gorica (prossima capitale europea della Cultura nel 2025, assieme a Gorizia) e poi venerdì 19, sabato 20 e domenica 21 maggio in Italia a Cividale del Friuli, Mittelyoung condividerà per il terzo anno consecutivo le sue scoperte. 

Nove, i selezionati

Scoperte che potete conoscere in anticipo scorrendo il programma della manifestazione (lo si può sfogliare qui, compresi i teaser e un sacco di altre notizie.)

Per fare un esempio: Quieto parado dell’italiano Pietro Barilli (nel filmato qui sotto), è il primo degli appuntamenti, previsto appunto venerdì 18 (durata 35 minuti) al SNG di Nova Gorica .

Dopo ogni spettacolo, gli artisti incontreranno il pubblico. A Cividale, il punto di incontro per queste vivaci chiacchierate multilingue sarà il cortile del bar Da Giordano.

Tra i nove spettacoli del cartellone Mittelyoung e dopo le necessarie riflessioni, i curatores ne sceglieranno tre, che saranno poi presenti del cartellone principale di Mittelfest (previsto tra il 22 e il 30 luglio 2023).

Una mappa della next generation

La cosa che mi fa piacere è che anche quest’anno si rinnova la partnership tra Mittelfest e Rete Critica. Il gruppo che riunisce testate, siti, portali e blog di cultura teatrale online, già lo scorso anno aveva lanciato la sua proposta. Condividere con il “festival più under 30 di Europa” una delle proprie missioni: l’esplorazione e la mappatura del territorio teatrale italiano.

Con il compito di portare alla luce quegli artisti, quelle compagnie, quegli eventi che per diverse ragioni (collocazione geografica, fondazione recente, acerbità organizzativa, ridotto budget di comunicazione, ecc..) non hanno ancora una visibilità sufficiente. Però meritano di essere conosciuti.

Carla Vukmirovic  Piango in lingua originale - Mittelyoung 2023
Carla Vukmirovic è tra le nove proposte di Mittelyoung con Piango in lingua originale

Così anche nel 2023, durante Mittelyoung, alcuni membri di Rete Critica si faranno garanti di questi artisti, poco visibili ancora, e con l’aiuto di documenti video preparati per l’occasione, li porteranno all’attenzione di giornalisti e operatori interessanti alla next generation

Intitolato Panorami teatrali, l’incontro si svolgerà tra le 13.00 e le 17.00 di sabato 20 maggio (per aderire, scrivere a questo link).

Lavish Trio - What if... - Mittelyoung 2023
Lavish Trio è tra le nove proposte di Mittelyoung con What if…

Dodici, da scoprire

Dodici sono le esperienze che verranno presentate in Panorami teatrali. Per ognuna, qui sotto è possibile seguire il link che vi porta alla loro pagina.

L’attrice Chiara Verzola, il Teatro della Contraddizione di Milano, le compagnie Teatro delle Bambole di Bari, Farmacia Zooè di Mestre, La Fabbrica dello Zucchero di Rovigo, ArtiFragili di Trieste, QuattroxQuattro, Domesticaalchimia e Usine Baug tutti e tre di Milano.

Infine tre festival: Ragazzi Medfest di Reggio Calabria, Gea – Gioiosa et amorosa di Treviso, e BTTF Festival che si svolge al Quartiere Adriano a Milano.

Come ho fatto lo scorso anno, nei prossimi giorni QuanteScene! seguirà Mittelyoung e l’attività di Rete Critica. E naturalmente vi terrà informati.

Da MittelYoung a In-Box. Sul binario della next generation

Sto su un treno. Ho lasciato Cividale del Friuli, dove qualche giorno fa si è conclusa MittelYoung, l’iniziativa di maggio grazie alla quale, dallo scorso anno, Mittelfest punta il suo sguardo su creatori e performer under 30 provenienti dai Paesi dell’Europa centrale, e non solo.

Il treno su cui viaggio adesso ha per destinazione Siena, dove mi aspetta un’altra manifestazione, In-Box, che mette al centro un simile raggruppamento di artisti.

MittelYoung 2022 a Cividale del Friuli - ph Luca A. d'Agostino
MittelYoung 2022 a Cividale del Friuli – ph Luca A. d’Agostino

In partenza da Cividale

In programma a MittelYoung (che precede il Mittelfest vero e proprio, previsto tra il 22 e il 31 luglio), c’erano spettacoli, e in certi casi esperimenti, di teatro, musica e danza, come si addice a un’idea di festival multidisciplinare. Ma anche lavori creativamente fondati, pensati, realizzati a cavallo dei linguaggi e dei confini. Da artisti anche giovanissimi, alcuni poco più che ventenni , ibridi, fluidi, e sorprendenti nelle idee.

Me ne sono rimasti negli occhi alcuni, in cui la sorpresa, l’incrocio che non ti aspetti, o anche il semplice fatto di averti aperto finestre su un panorama nuovo, ti danno la sensazione di essere uno scopritore di talenti.

Guarda che bel futuro che si prospetta a questo – mi sono detto assistendo a Nymphs dell’olandese Niek Wagenaar, appena laureato al Dipartimento di danza urbana del’Università delle arti di Amsterdam (eh sì, nei Paesi bassi ci sono queste specialità , queste possibilità). Ha già strumenti tecnici solidi e idee per scompigliare, assieme ai suoi compagni d’avventura, il panorama della coreografia europea con ventate forti e rinfrescanti. Più incredibile ancora è che questo biondo e magnetico leader, gender fluid e non binario, di anni ne ha solo 22.

Niek Wagenaar - Nimphs - ph Luca A. d'Agostino - MittelYoung 2022
Niek Wagenaar – Nimphs – ph Luca A. d’Agostino

Quel Butoh giapponese, cresciuto a Praga

E quanto stupore, poi, nel farsi catturare gli occhi da una proposta di clownerie butoh. Con questa etichetta i boemi Musasi Entertainment Company inquadrano il loro spettacolo intitolato: Since my house burned down I now own a better view of the rising moon.

È una citazione dal poeta giapponese del ‘700 Mizuta Masahide, ed è anche un incitamento ottimistico a superare gli ostacoli: se la casa è bruciata (come aveva da tempo previsto la giovane Greta Thunberg) possiamo provare a vedere la cosa anche dal lato positivo, e amaramente goderci più comodi lo spettacolo della luna crescente.

Adam Páník, Tereza Havlová, Matěj Šumbera, Veronika Traburová, i quattro membri del gruppo da poco fondato presso il Dipartimento di Teatro Alternativo e di Marionette dell’Accademia delle Arti di Praga, hanno messo su una storia che pare appena uscita dalla novellistica contadina del Sol Levante.

Un samurai, un demone malvagio, due danzatori butoh, due geishe, zoccoli, maschere e canne da pesca, per un racconto di sfida e di vendetta. Ma anche di grande divertimento, ingegnosamente in bilico tra sguardo ironico e ammirazione deferente per la cultura tradizionale e popolare giapponese.

Musasi Entertainment Company - ph Luca A. d'Agostino - MittelYoung 2022
Musasi Entertainment Company – ph Luca A. d’Agostino

Giovani curatori

Il bello è che ad averli individuati, scelti, e alla fine presentati a Cividale è una generazione altrettanto giovane di curatori, tutti under 30, che a MittelYoung stanno apprendendo la difficile arte della programmazione di cultura e di spettacolo. Perché anche saper selezionare è un’arte.

Sono loro ad aver scelto anche le riflessioni ciniche e affettuose che Luca Oldani e Jacopo Bottani mettono giù come appunti sul rischio del morire in Assenza Sparsa. Oppure il rosso di uno spettacolo che con naturalezza si sintonizza sul tema tutto femminile delle mestruazioni, Marea del Trio Tsaba. O ancora il concerto selvaggio e multiforme del Kollektiv Cuma (Finlandia, Lituania, Stati Uniti) sulla permeabilità, oggi, delle norme sociali. E molte altre convincenti proposte ancora (vedi qui le schede delle altre proposte)

Luca Oldani - Assenza Sparsa - ph Luca A. d'Agostino- MittelYoung 2022
Luca Oldani – Assenza Sparsa – ph Luca A. d’Agostino

Destinazione Siena

Mentre scrivo il treno già sta arrivando a destinazione. Tra pochi minuti sarò a Siena, dove anno per anno ho imparato a riconoscere l’importanza di In-Box (qui e qui il resoconto delle scorse edizioni).

In-Box è una “rete di sostegno al teatro emergente italiano” e con questo appuntamento a maggio, offre opportunità distributive alle giovani formazioni, grazie alla rete di un’ottantina di sale distribuite in tutta la penisola e a programmatori con cuore e occhi attenti ai fermenti.

Che si ritrovano qui Siena a discutere, a scegliere, a garantire l’esistenza di un teatro che per tante ragioni sta ai margini del mercato. Marginalità che non sempre è uno svantaggio. Ve ne parlerò in uno dei prossimi post. Promesso.