A tarda sera, pochi minuti fa, nella trasmissione radiofonica di Rai RadioTre, Teatri in prova, sono state rese pubbliche le terne che si disputeranno la vittoria nella finale dei Premi Ubu 2022, prevista per il 12 dicembre a Bologna all’Arena del Sole. Scrollate per scoprire tuttii finalisti.
Come negli anni scorsi, l’annuncio delle nomination precede di alcune settimane la serata della finale e crea quell’aspettativa che fa dell’assegnazione dei Premi Ubu un momento importante del teatro italiano. Momento che si ripete dal 1978, quando Franco Quadri ne ideò la prima ‘prototipa’ edizione.
“L’ecosistema teatro si muove, e i premi registrano i sommovimenti” ha detto Graziano Graziani, presentando con Laura Palmieri la serata radiofonica di oggi. Nella quale sono state ricordate due delle figure più importanti della critica teatrale italiana, recentemente scomparse, Maria Grazia Gregori e Renato Palazzi.
Riporto di seguito le terne (qualche volta pure quaterne, o magari ambi, dipende dall’aritmetica dei voti) degli artisti e di titoli indicati dagli 80 referendari Premi Ubu 2022, che hanno espresso le loro preferenze fra tutti gli spettacoli che la scena italiana ha prodotto e circuitato tra primo settembre 2021 e 31 agosto 2022.
– – – – – – – – – – – – – – – – – –
Spettacolo di teatro
L’Angelo della Storia creazione di Sotterraneo (ideazione e regia di Sara Bonaventura, Claudio Cirri, Daniele Villa)
Bros di Romeo Castellucci
Chi ha paura di Virginia Woolf? di Edward Albee (regia di Antonio Latella)
Spettacolo di danza
Inferno regia, coreografia di Roberto Castello
Manifesto Cannibaleconcept e regia di Francesca Pennini
OtellO progetto e realizzazioneKinkaleri – Massimo Conti, Marco Mazzoni, Gina Monaco
Paradiso coreografie di Marco Valerio Amico, Rhuena Bracci
Curatela / Organizzazione
Danila Blasi (PIN Doc)
Collettivo Amigdala (Periferico Festival)
Maurizio Sguotti e Kronoteatro (Terreni Creativi Festival)
Regia
Licia Lanera per Con la carabina
Antonio Latella per Chi ha paura di Virginia Woolf?
Leonardo Lidi per La signorina Giulia
Massimo Popolizio per M. Il figlio del secolo
Attrice / Performer
Sonia Bergamasco (Chi ha paura di Virginia Woolf?)
Monica Demuru (Giorni)
Valentina Picello (Edificio 3)
Attore / Performer
Marco Cavalcoli (Ashes, Ottantanove)
Vinicio Marchioni (Chi ha paura di Virginia Woolf?)
Tommaso Ragno (M. Il figlio del secolo)
Attrice / Performer under 35
Dalila Cozzolino
Stefania Tansini
Giuliana Vigogna
Attore / Performer under 35
Alessandro Bay Rossi
Ludovico Fededegni
Scenografia
Radu Boruzescu (Edipo re)
Alfredo Pirri (Paradiso)
Paola Villani (Carne blu)
Costumi
Gianluca Falaschi (Agamennone)
Gianluca Sbicca (M. Il figlio del secolo)
Disegno luci
Nicolas Bovey (La signorina Giulia, I due gemelli veneziani)
Simona Gallo (Tutto Brucia)
Giulia Pastore (La notte è il mio giorno preferito)
Progetto sonoro / Musiche originali
Gianluca Misiti (Venere e Adone, L’armata Brancaleone)
F. Morello R.Y.F. (Tutto Brucia)
Muta Imago (Ashes)
Franco Visioli (Chi ha paura di Virginia Woolf?)
Nuovo testo italiano / Scrittura drammaturgica
L’Angelo della Storia di Daniele Villa/Sotterraneo
Dei figli di Mario Perrotta
Ottantanove di Elvira Frosini e Daniele Timpano
Una riga nera al piano di sopra di Matilde Vigna
Nuovo testo straniero / Scrittura drammaturgica
Brevi interviste con uomini schifosi di Daniel Veronese da David Foster Wallace
Con la carabina di Pauline Peyrade
Edificio 3 di Claudio Tolcachir
Spettacolo straniero presentato in Italia
Catarina e a beleza de matar fascistas di Tiago Rodrigues (regia di Tiago Rodrigues
Liebestod | El olor a sangre no se me quita de los ojos Juan Belmonte di Angélica Liddell (regia di Angélica Liddell
Love (regia di Alexander Zeldin
Premio Ubu alla carriera e Premi Speciali
Viste le caratteristiche di questi premi, non è stata ufficializzata alcuna nomination. I vincitori saranno annunciati nel corso della serata finale.
La finale dei Premi Ubu 2021 dalla discoteca Cocoricò di Riccione. Conduce Chiara Francini, attrice, accompagnata dalla musica di Rodrigo d’Erasmo e Diodato. A Graziano Graziani tocca il compito di commentare attraverso i nomi dei vincitori, le sfide del teatro di oggi.
Diretta text stream della cerimonia di consegna dei Premi Ubu 2021
L’ordine cronologico è inverso: parti dalla fine del post e risali fino alle notizie più recenti.
– – – – – 23.30
“Non siamo stati brevi, ma belli“. Francini e Graziani salutano. Diodato e Rodrigo d’Erasmo cantano. La canzone si intitola Vita meravigliosa.
Sicuri che sia proprio così? Buona notte dal Cocoricò.
– – – – – 23.20
Siamo proprio giunti al traguardo. Il Premio finale va al
Migliore spettacolo di teatro:
Hamlet (regia Antonio Latella)
Mentre il collegamento telefonico con Berlino, da dove dovrebbe parlare Latella, va in panne, Federico Bellini, che ha tradotto Shakespeare, confessa dal palco di aver fallito. Alla Beckett, però, “nel miglior modo possibile“.
Ancora guai con il telefono. Si sentono voci, altre voci. “Latella, ci sei? Spegni quella tv!” ammonisce Francini. “Eh… ma con sto cazzo di Zoom non si capisce nulla“. Poi si scioglie: “a 55 anni ti devi occupare degli altri e dare indietro quello che hai ricevuto, questo per me è il compito“. Di regista, bisogna aggiungere.
Tocca adesso al suo elenco di grazie. Prima di tutto Maria Grazia Gregori ( Mi manchi) e Renato Palazzi (per la tua etica). Poi gli attori di Hamlet: “per aver fatto di me quello che non sono“. E li invita a un tipico merda merda merda, rito propiziatorio di quando si debutta con uno spettacolo: uno scongiuro collettivo. Loro ci stanno. E ci sta anche il pubblico del Cocoricò.
– – – – – 23.15
Migliore spettacolo di danza
Doppelgänger – Bertoni / Abbondanza / Lupinelli
Assieme a Bertoni / Abbondanza, a creare lo spettacolo “che cerca un senso attraverso i cinque sensi” sono stati anche Nerval Teatro, Armunia, Fabio Masi e Angela Fumarola.
– – – – – 23.10
Miglior regia
Fabio Condemi – La filosofia nel boudoir
Nato nel 1988 è il più giovane fra i tanti registi selezionati e nominati in questa edizione degli Ubu. Anche Condemi ha una lista di nomi da ringraziare: “c’è un mondo dentro il lavoro della regia“. Ringrazia pure il marchese de Sade. Del resto senza di lui…
– – – – – 22.50
Migliore attriceo performer
Manuela Lo Sicco per Misericordia (regia Emma Dante)
“Avevo 18 anni quando ho conosciuto Emma, è stato un percorso lungo il nostro. Il Premio lo frantumerei tra tutti gli attori che hanno lavorato con me fin da quando abbiamo cominciato con mPalermu”. Poi legge Il corpo ritorna di Marija Stefanova, poetessa russa, dedicato agli spettatori. E va per le lunghe, ma proprio per le lunghe, eh….
– – – – – – 22.45
Migliore attoreo performer
Gabriele Portoghese per Tiresias
È il terzo premio Ubu 2021, finora, che va a Tiresias, il lavoro di rap lirico mitico poetico scritto da Kae Tempest, lo spettacolo che ha dato a Portoghese l’opportunità di attestarsi come la vera scoperta di questo biennio. L’attore, commosso da ciò che legge, interpreta Uomo a terra, una parte del testo poetico di Tempest.
– – – – – – 22.35
Parlano ora i Gruppi d’ascolto. Ma non dovrebbero solo ascoltare, i Gruppi d’ascolto? ci si domanda. Ce n’è uno, per esempio, al Piccolo Teatro di Milano. Claudio Longhi, direttore, racconta dal chiostro di via Rovello la trepidazione e la curiosità dell’attesa nell’ascoltare lo snocciolarsi dei premi… quelli successivi. 🙂 Anche dal B&B Giorni Felici di Roma, Simone Pacini e i suoi amici d’ascolto almanaccano variamente su ciò che potrà accadere tra pochi minuti. “Facciamo il tifo per tutti coloro che ancora non hanno avuto un Ubu“
– – – – – – 22.25
Miglior curatela o organizzazione
Lucia Franchi e Luca Ricci- Kilowatt Festival
“La quaterna in cui ci siamo trovati a concorrere rappresenta l’espressione migliore del teatro contemporaneo in Italia, un bel panorama. Grazie ai nostri spettatori visionari, e anche ai loro, perché cercano sempre il bello e il difficile“.
– – – – – – 22.20
Migliori costumi
Emanuela Dell’Aglio – Naturae
“La sfida per Naturae, diretto in carcere da Armando Punzo, sono tante. Si vorrebbero fare cose meravigliose ma non sempre ci si riesce: solo con l’aiuto di tutti coloro che ruotano attorno al progetto, ce l’abbiamo fatta“.
– – – – – – 22.15
Miglior disegno luci
Pasquale Mari – Misery (regia Filippo Dini) e Solaris (regia Andrea De Rosa)
Mari lo dedica a tutti gli artigiani della luce. Racconta più la luce, o il buio? chiede Francini. Mari si svincola dalla risposta.
– – – – – – 22.10
Miglior progetto sonoro
Collettivo Angelo Mai – Tiresias
“Anime belle con cui siamo cresciuti assieme” spiega Diodato che all’Angelo Mai, centro culturale indipendente di Roma, è cresciuto e ha fatto i primi concerti. Poi l’elenco dei ringraziamenti a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di Tiresias, a cominciare dalla regista, Giorgina Pi, fino alle angliste Paola Bono e Maria Vittoria Tessitore. “Combattiamo per la ridistribuzione delle risorse nel teatro italiano” dice Pi.
– – – – – – 22.15
Migliore scenografia
Nicolas Bovay – La casa di Bernarda Alba e Le sedie
Scivola decisamente su Bernarda Alba, Chiara Francini. Ma si ricorda almeno che Le sedie sono di Ionesco. “Due spettacoli pieni di grazia, per quanto il lockdown li abbia continuamente interrotti. Soprattutto il primo, con la regia di Leonardo Lidi” si rammarica Bovay.
– – – – – – 21:50
Migliore spettacolo internazionale presentato in Italia
Ink – Dimitris Papaioannou
[Mia nota personale]: sono davvero soddisfatto che sia Papaioannou a vincere l’Ubu internazionale quest’anno, davanti a Milo Rau, Agrupacion Señor Serrano, Conde de Torrefiel. Di Ink ho scritto già su Quante Scene! , come del resto del suo spettacolo più recente e più belloTrasverse Orientation. “È una perla” conferma Anna Cremonini (Torino Danza) che ritira il premio, mentre lui da Atene manda un salutino audio. Ancora musica.
– – – – – – 21:40
Premio Ubu 2021 alla carriera
Giulia Lazzarini
Per motivi di salute Lazzarini non può essere presente a Riccione, ma ha mandato un messaggio. Giulia ricorda il premio Ubu ricevuto quattro anni fa come interprete della versione italiana di Emilia di Tocachir, ed è felice di “riunire i due premi e di essere ancora in sella”. Dunque: “Si rimonta e si riparte, faccio del mio meglio per ripagarvi di questo doppio riconoscimento al mio lavoro“.
Francini legge la letterina scritta decenni fa da Giorgio Strehler a Lazzarini quando con lei allestì Giorni felici. Ricordando i suoi attraversamenti teatrali (tanti) e cinematografici (recenti, Mia Madre per Nanni Moretti), Graziani assicura che passato e futuro non sono dimensioni lineari.
– – – – – – 21:25
Migliore attore o performer under 35
Francesco Alberici
Lo vince per Chi ha ucciso mio padre di Edouard Louis. Cos’è il cuore di questo testo? domanda Francini. “Affronta un tema che viene rimosso sempre dal dibattito pubblico. La lotta di classe. Tra chi ha i soldi e chi non ce li ha” risponde lui. E quindi: “Grazie a tutti voi, ho trascorso una serata meravigliosa. Ma non era questa“. Poi confessa che la battuta non è sua, ma di Groucho Marx. Di nuovo la musica di Diodato.
– – – – – – 21:20
Migliore attrice performer under 35
Federica Rosellini
“Federica possiede il dono dell’ambiguità e del dubbio” ha scritto su un biglietto per lei Antonio Latella, che l’ha diretta in Hamlet. “Perché Amleto oggi non è ne maschio né femmina“. “A dire il vero speravo di vincere il premiocome miglior attore under 35” aggiunge lei. Comunque se ne fa una ragione. Poi canta. Niente di più giusto di un canto gregoriano di Ildegarda di Bingen per il Cocoricò romagnolo.
– – – – — 21:15
Miglior testo italiano o drammaturgia
Spezzato è il cuore della bellezza – Mariano Dammacco
Mariano Dammacco cita Rilke, e dedica l’Ubu all’attrice Serena Balivo, “perché è lei a trasformare la mia scrittura e i miei progetti in teatro“.
– – – – – – – 20. 55
Miglior nuovo testo straniero
Tiresias – Kae Tempest
È Giorgina Pi, regista dello spettacolo in versione italiana, a ritirare il premio e ad appellarsi al corpo poetico di Gabriele Portoghese che lo ha interpretato. “Siamo creature spezzate, sempre sul bilico della fine. Ma dentro abbiamo tante possibilità di rinascita” dice.
– – – – – – 20.52
Premi speciali anche a:
Politico Poetico – Teatro dell’Argine
In differita – Compagnia Frosini Timpano
È la grande ondata dei progetti nati durante le fasi più difficili della pandemia, per poter continuare a lavorare in assenza del teatro, per poter mantenere il rapporto con il pubblico. Felice? domanda Francini. “Cara Chiara, non sono felice mai nessun giorno della mia vita. La disperazione è il motore dei miei progetti” specifica Daniele Timpano.
Il ricordo di Maria Grazia Gregori e di Renato Palazzi, i due critici scomparsi da poco, cattura il momento. Un libro appena pubblicato da Ubulibri “Summa critica. il teatro di Maria Grazia Gregori” e dedicato completamente a lei, verrà consegnato ai vincitori assieme alla fatidica coppa Ubu.
– – – – – – – 20.45,
Premi Speciali
Si comincia con la consegna dei Premi Speciali Ubu che vanno a:
GLA – Gruppo Lavoro Artistico – Teatro Metastasio
Lingua Madre – Capsule per il futuro – LAC Lugano
Radio India – Oceano Indiano – Teatro di Roma
Now Everywhere – Teatro Musica e Danza possibili adesso AMAT Marche
Emozionati, giustamente prolissi, gli ideatori dei quattro progetti ringraziano chi li ha votati e passano subito al reparto comunicazione per la fotografia di rito. Diodato e Rodrigo d’Erasmo suggellano il momento con un bel pezzo sussurrato.
– – – – – 20:42
Graziano Graziani illustra le caratteristiche del Premio 2021, che quest’anno si svolge in forma biennale (2020-2021), viste le due stagioni frammentate e disastrate che ci hanno preceduto “e visti tutti molto isolati“.
Anche quest’anno, una giuria composta da 56 critici e studiosi di teatro si è cimentata con le 17 categorie dei Premio: dal migliore spettacolo al miglior testo italiano e straniero, dai migliori attori under 35 al più eccitante progetto luci e sonoro, inclusi pure progettazioni artistiche o curatele e riconoscimenti alla carriera. Per tradizione e per longevità – siamo infatti alla 43esima edizione – agli Ubu spetta il titolo di Premi Oscar del teatro italiano.
La votazione si è svolta in due fasi. La prima, a metà autunno, ha portato all’individuazione delle nomination: tre o quattro per ogni categoria. In questo post di QuanteScene! dello scorso novembre, trovi l’elenco delle nomination. Il successivo ballottaggio porta ora a definire il vincitore, o la vincitrice, per ciascun categoria.
– – – – – – – – 20:35
“Stasera qui si fondono due mondi della mia vita. Avevo sedici anni. Volevo diventare una attrice una missionaria. Sognavo di entrare in questa straordinaria piramide di cristallo. Nel tempio dei club italiani. Oggi sono a qui presentare a presentare la 43esima edizione degli Ubu” dice Chiara Francini. Applauso.
– – – – – – – – 20:30
Prende in questo momento avvio dal Cocoricò di Riccione, la serata finale dei Premi Ubu 2021. Gli Ubu cambiano indirizzo quindi. Dopo anni, anzi decenni, in cui è stato il Piccolo Teatro di Milano (in via Rovello e poi al Teatro Studio) a ospitare la serata e la cerimonia di consegna, e dopo alcune edizioni radiofoniche e on-line, i Premi vanno ad abitare uno dei luoghi storici della Romagna felix di un tempo.
Lapiramidale discoteca Cocoricò, appena appena in collina, è stata un ritrovo very very popular degli anni ’90, quelli della fascinosa Riccione, sia per l’apparizione di gruppi della nuova scena, sia per la prossimità con il Premio Riccione.
Dagli anni ’80 in poi, a triangolare il suo Patalogo, la discoteca e la manifestazione, era stato infatti Franco Quadri che aveva fatto di questo pezzo di Romagna, un luogo iconico del teatro italiano.
Anche per questa ragione, su indicazione dell’Associazione Ubu per Franco Quadri, I premi si sono spostati quest’anno qui, grazie inoltre alla collaborazione di Riccione Teatro e con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Emilia- Romagna, Comune di Bologna, Comune di Riccione. Hanno collaborato inoltre,Fondazione del Monte, Fondazione Cariplo, Ubulibri, Cronopios, Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, Altrevelocità, eee studio, Studio Luca Sarti. Mediapartner è Rai Radio3.
Nel corso di Piazza Verdi, la trasmissione del sabato di Rai Radio3, sono state annunciate in diretta le nomination ai Premi Ubu 2021.
le “statuette” dei Premi Ubu
C’è un fremito, sempre, nell’apprendere quali saranno gli spettacoli, i testi, gli interpreti, gli artisti degli spettacoli dal vivo che, visti in Italia, concorreranno alla finale dei Premi Ubu.
Lo stesso fremito, questo pomeriggio, è nelle voci di Oliviero Ponte di Pino, Lorenzo Donati, Maddalena Giovannelli, “annunciatori” delle nomination agli Ubu 2021, edizione biennale, che considera tutte le produzioni che hanno debuttato in Italia tra settembre 2019 e agosto 2021.
Le condivido con voi, man mano che su Rai Radio3, loro tre ce le snocciolano.
– – – – – – – – – – – – – – I titoli, gli artisti, le artiste in lizza per gli Ubu 2021
Migliore spettacolo internazionale presentato in Italia Ink – Dimitris Papaioannou Orestes in Mosul – Milo Rau The mountain – Agrupacion señor Serrano Ultraficciòn n.1 – El Conde de Torrefiel
Miglior nuovo testo straniero Chi ha ucciso mio padre – Edouard Loius L’amore del cuore – Caryl Churchill Tiresias – Kae Tempest
Miglior testo italiano o drammaturgia Il filo di mezzogiorno – Ippolita Di Majo (secondo Goliarda Sapienza) La Gloria – Fabrizio Sinisi La tragedia è finita, Platonov – Liv Ferracchiati (da Checov) Sylvie e Bruno – Chiara Lagani (da Lewis Carrol) Spezzato è il cuore della bellezza – Mariano Dammacco
Colonna sonora Collettivo Angelo Mai – Tiresias Giovanni Lo Cascio – Furore
Disegno luci Luca Brinchi e Erika Z. Galli – Klub Taiga Pasquale Mari – Misery Cristian Zucaro – Misericordia
Migliori costumi Emanuela Dell’Aglio – Naturae Ettore Lombardi – Dialogo terzo Gianluca Sbicca – Misery
Miglior performer under 35 Francesco Alberici Alessandro Bay Rossi Simone Zambelli
Migliore performer under 35 Marina Occhionero Federica Rosellini Petra Valentini
Migliore scenografia Nicolas Bovay – La casa di Bernalda Alba e Le sedie Alessandro Serra – Il giardino dei ciliegi Giuseppe Stellato – La valle dell’Eden Paola Villani – Earthbound
Miglior attore Michelangelo Dalisi – Hamlet Michele di Mauro – Le sedie Gabriele Portoghese – Tiresias
Migliore attrice Anna Della Rosa – Cleopatràs e Sorelle Manuela Lo Sicco – Misericordia Francesca Sarteanesi – Sergio
Miglior regia Valerio Binasco- Le sedie Fabio Condemi – La filosofia nel boudoir Emma Dante – Misericordia Antonio Latella – Hamlet
Curatela o organizzazione Elena Di gioia – Epica Festival Lucia Franchi e Luca Ricci- Kilowatt Festival Maurizio Sguotti e Tommaso Bianco – Terreni Creativi Festival Velia Papa – In teatro Festival
Migliore spettacolo di danza 2021 Best Regards – Marco D’Agostin Dialogo terzo: In a Landscape – Collettivo Cinetico e Alessandro Sciarroni Doppelgänger – Bertoni / Abbondanza
Migliore spettacolo 2021 Hamlet (Shakespeare, regia Antonio Latella) Antigone (Sofocle, regia Massimiliano Civica) Misericordia (Emma Dante) Piazza degli Eroi (Thomas Bernhard, regia Roberto Andò)
La finale dei Premi Ubu 2021 si svolgerà lunedì 13 dicembrea Riccione, al Cocoricò , la storica discoteca romagnola cara a Franco Quadri, fondatore del Patalogo e dei Premi collegati a quell’annuario.
Nomination, premi, finalisti, vincitori, giurie, regolamenti. Nelle due settimane che precedono le festività di dicembre, si concentrano gli appuntamenti che mettono in riga il teatro italiano. È la sindrome di Babbo Natale, che premia chi è più bravo.
Dicembre 2018, i vincitori della ottava edizione di Rete Critica
Bravo – a teatro – è una qualifica difficile da definire. Bravo è il risultato di valutazione complessa.
Bravo come. Bravo perché. Bravo da quando.
Sulle scene italiane non mancano bravi attori. E brave attrici. Bravi regist*. Anche organizzatori e organizzatrici brav*. Per fortuna premi e menzioni abbondano, e se si è davvero bravi, in qualsiasi senso, un riconoscimento prima o poi lo si conquista.
Rete Critica 2019
Fin da ieri pomeriggio, 6 dicembre, Rete Critica ha fatto da apripista. A Padova, al Teatro Verdi, complice lo Stabile del Veneto, il think-tank che raccoglie le principali testate online, riviste blog e webzine che trovano spazio nel web, ha incontrato i candidati ai tre premi previsti dal regolamento di Rete Critica: miglior percorso artistico, miglior progetto organizzativo, migliore strategia comunicativa.
Lorenzo Donati presenta l’edizione 2019 di Rete Critica
Costruita in nove anni di dibattito interno e da un’affilata selezione di vincitori, l’identità di Rete Critica è abbastanza chiara: individuare ciò che nasce e si sta muovendo sulle frontiere avanzate della scena, rendere visibile il nuovo, riconoscere credito ad artisti singoli e compagnie che elaborano idee, progetti, spettacoli, eventi, evitando le formule consolidate, lontani dalla comfort zone che garantisce l’attenzione di chi programma e quindi degli spettatori.
Cacciatrici di talenti, buona parte delle 33 testate online di Rete Critica hanno continuato questa mattina il lavoro di valutazione. Davanti a loro, a presentare i propri progetti e gli spettacoli, i 10 finalisti delle 3 categorie.
Percorso artistico o di compagnia Davide Enia – L’Abisso Silvia Gribaudi – Graces e Humana Vergogna Dom – L’uomo che cammina Il Mulino di Amleto – Platonov
Progetto organizzativo (Premio Sandra Angelini) Teatro dei Venti – Moby Dick Mutaverso Teatro – Erre Teatro Festival Testimonianze Ricerca Azioni – Teatro Akropolis
Dopo la discussione plenaria, a cavallo tra voti off-line e voti on-line – è il bello di chi abita le zone di transizione – questa sera, sabato 7, si conosceranno i risultati di questa nona edizione di Rete Critica.
Tuttoteatro.com 2019
Diversa è l’identità del Premio Tuttoteatro.com, edizione numero tredici, che fa tappa finale questo pomeriggio al Teatro India a Roma. È una giuria più ristretta, sei osservatori specializzati, quasi tutti con una militanza lunga nel campo della critica, quella che andrà scegliere, domani sera, 8 dicembre, il vincitore di un premio che riconosce 6.000 euro di incentivo alla realizzazione a un progetto inedito e mai rappresentato, scelto tra un centinaio di candidature. Una prima fase di selezione è avvenuta sulla base di elaborati cartacei e dei video pervenuti. Un secondo appuntamento al teatro Petrolini di Ronciglione (Roma), lo scorso novembre, ha verificato l’avanzamento in scena dei 19 progetti semifinalisti, e adesso nella due-giorni al Teatro India, si sviluppa la galleria delle 7 compagnie finaliste che presenteranno ciascuna uno studio scenico di una ventina di minuti e si contenderanno il titolo di vincitore, assieme all’assegno che lo nobilita anche economicamente.
I finalisti del Tuttoteatro.com 2019 La vacca – Beat Teatro (Napoli) Pupitingè – Bifano-Campisi-di Mauro (Napoli) F-Aìda. Eppue cantava ancora – Mana Chuma Teatro (Reggio Calabria) Biografia dell’inquietudine – Lisa-Imprenditori di sogni (Roma) Life – Emiliano Brioschi-Cinzia Spanò (Milano) La luce delle parole – C.t.l. Lab/Marco Lungo (Latina) Luca 4,24 – Sesti-Maiotti (Cannara PG)
Al Tuttoteatro.com, dedicato alla memoria di un collega critico teatrale, Dante Cappelletti, si affianca da oramai sei edizioni il Premio Nicolini (Renato Nicolini aveva fatto parte della giuria fino al momento della scomparsa ). Quest’anno il Nicolini premierà Mimmo Borrelli per il suo Efestoval, riconoscimento che va a personalità “che si siano distinte nella progettazione, nella cura e nel sostegno delle attività culturali e artistiche, esprimendo col loro operare un rinnovamento delle dinamiche relazionali e della stessa politica culturale”. Così recita il regolamento.
Al termine della serata di domani, 8 dicembre, in cui si vedrà realizzato, in prima nazionale, lo spettacolo che aveva ottenuto il Tuttoteatro.com 2017 (La Regina Coeli di Carolina Balucani e Matteo Svolacchia), la giuria annuncerà il vincitore 2019.
Giovani realtà del teatro 2019
Caratteristiche simili ha il Premio Giovani realtà del teatro, previsto a Udine la prossima domenica, il 15 dicembre, e organizzato dall’Accademia “Nico Pepe”. Anche qui, con il limite dell’under 35, una ventina di studi, trailer e monologhi si alterneranno in uno spazio storico dell’Accademia, il seicentesco oratorio del Cristo, dalle 10.00 del mattino fino al tardo pomeriggio. A differenziare il Premio udinese è la varietà delle giurie, esattamente 5, che si suddivideranno un montepremi di oltre 6.000 euro e un periodo di residenza multidisciplinare. Giuria artistica, giuria dei giornalisti, giuria dei docenti della “Nico Pepe”, giuria degli allievi e giuria del pubblico, individueranno i vincitori, seguendo propri specifici criteri.
Premi Ubu 2019
Immediatamente a ruota, lunedì 16 dicembre, al Teatro Studio Mariangela Melato di Milano, la terza sala del Piccolo, ecco la serata dei Premi Ubu.
Tra i tanti eventi della sindrome di dicembre è il più longevo: 38 edizioni da quando la voce di Nunzio Filogamo, nel 1978, annunciò ai cari amici vicini e lontani i vincitori di quella prima edizione, collegata alla pubblicazione del primo Patalogo.
In un precedente post ho già elencato le quindici nomination, tra le quali si vedranno spiccare il volo “i migliori del 2019” (così li definisce il regolamento dell’Ubu). La Milano prenatalizia renderà come sempre la cosa assai mondana.
E se non foste per caso a Milano, una diretta radio all’interno di Radio Tre Suite, contornata dai mitici gruppi di ascolto Ubu, sparsi nella penisola, manterrà alta la tensione, fino al momento in cui a tarda ora, si proclamerà lo spettacolo dell’anno.
Ho fatto due conti e verificato che – membri delle diverse giurie – siamo più o meno in cento. Cento Babbi Natale del teatro. Che non si occupano di panettoni.
I miei antichi maestri, al giornale, mi raccomandavano sempre di stare sul pezzo. Espressione che non ho mai capito. Quale pezzo? Quello che sto scrivendo? E stare come?
La vita è sogno. Ma magari….
Chi la capisce, invece, magari apprezzerà questo tentativo di streaming testuale che faccio – stando appunto sul pezzo – da una postazione tra le nevi alpine. Tentativo un po’ maldestro, visto che la connessione, quassù, è precaria e lenta. Ma ci provo ugualmente.
Se continuate a leggermi, vi aggiorno su come sta andando la finale dei Premi Ubu 2018, in svolgimento in questi momenti a Milano, al Teatro Studio del Piccolo.
Cominciamo:
Premi Speciali 22 voti. Aldes – Roberto Castello 20 voti. ex aequo: Antonio Viganò, Teatro dell’Acquario, Gianni Manzella, Andrea Cosentino 16 voti. Centrale Fies
“Il teatro non si può conservare, conserviamo almeno la memoria degli spettacoli” dice Gianni Manzella, citando Franco Quadri.
Miglior nuovo testo straniero 21 voti. Afghanistan – Enduring Freedom di Richard Bean, Ben Ockrent, Simon Stephens, Colin Teevan, Naomi Wallace
Nuovo testo italiano – Scrittura drammaturgica 28 voti. La Cupa – di Mimmo Borrelli
Una pausa, mentre Federica Francassi ci invita “ad allenarci a distinguere tra poesia e intrattenimento”.
Nuova performer (under 35) 26 voti. Chiara Bersani
Dice Chiara Bersani: “Se il mio corpo è qui, è grazie a tutti quei maestri che hanno scelto di avermi come allieva: come gli astronauti che sono arrivati sulla luna, anch’io pianto una bandierina, una linea di partenza: io non voglio più essere un’eccezione: la varietà della forma non è solamente un rischio, ma una forza per tutti quei corpi che faticano a trovare uno spazio in cui fare esplodere le loro voci”.
Nuovo performer (under 35) Ex aequo: Marco d’Agostin, PierGiuseppe Di Tanno
“Togliete la parola straniero, perché in teatro nessuno è straniero”. Sergio Escobar, che ritira il Premio.
Dice Stephan Kaegi, in linea da Cuba: “Sono qui in Avana dove lavora a un nuovo progetto che vado a mostrare in aprile a Bologna. Qui è il teatro America, ma aprovecho per mandare molti saluti, de tutti miei protagonisti. Il teatro in Avana non è morto, c’è piccola sala come quasi il piccolo teatro in Milano, dove le porterò un nuovo spettacolo con un robot in cena, non un attore. Mando baci di teatro America in Avana”.
Miglior allestimento scenico 23 voti – Marco Rossi e Gianluca Sbicca (Freud, o l’interpretazione dei sogni)
Miglior progetto sonoro 19 voti. Andrea Salvatori per Beatitudo
Miglior curatore/curatrice o organizzatore/organizzatrice 21 voti. ex aequo: Francesca Corona (Short Theatre), Daniele Del Pozzo (Gender Bender)
Dice Francesca Corona, da Calcutta: “Sono felice che i tre finalisti provengano da luoghi indipendenti, luoghi che hanno saputo avere responsabilità nell’accompagnamento degli artisti e nell’incontro tra pubblici e nuovi formati.”
Grazie a Graziano Graziani – lo dico di passaggio, per il grazioso saluto a me che scrivo e a tutti noi del gruppo d’ascolto Nordest Siberia (46°26N 13°18E), qui a digitare tra le nevi.
Continuiamo pure:
Premio Ubu alla Carriera 32 voti. Enzo Moscato
Moscato: “Pensavo di scappare, ma vabbè, vi leggo alcuni versi da Partitura (1987), sul soggiorno napoletano di Giacomo Leopardi”. E li dedica “ai piccoli roditori di tutto e tutti”.
Miglior attore o perfomer 13 voti. ex aequo: Gianfranco Berardi (Amleto Take Away), Lino Guanciale (La classe operaia va in Paradiso)
Migliore attrice o performer 17 voti. Ermanno Montanari (Va’ pensiero)
Miglior regia 14 voti. Mimmo Borrelli per La Cupa
“Non dico niente altro, ma senza gli attori, che vengono da me violentati, non si ottiene niente”. Mimmo Borrelli.
Migliore spettacolo di danza 22 voti. Euforia – Silvia Rampelli
“Quel silenzio che fonda la parola: la solitudine e la responsabilità di fronte allo spettatore”. Silvia Rampelli.
Premio Franco Quadri 2018 (per acclamazione unanime del direttivo dell’Associazione Ubu per Franco Quadri) Bouchra Ouizguen
La motivazione dice: “Coreografa coraggiosa e solare, Bouchra Ouizguen ha fatto della danza uno strumento sovversivo capace di ribaltare, con una forza espressiva tutta al femminile, stereotipi e interdizioni che investono le posture delle donne nel mondo arabo. (…) Artista che si è assunta il ruolo politico di dare impulso alla nascita di una scena coreografica marocchina e araba, nell’assegnazione del Premio Franco Quadri a Ouizguen, l’Associazione vuole sottolineare il fulgore vitale di questa “perla del deserto” e testimoniare l’urgenza di un agire artistico capace di farsi caldo e militante per dischiudere, come in un battito d’ali, nuove relazioni espressive”.
Spettacolo dell’anno 2018 19 voti. Overload di Sotterraneo
Dice Daniele Villa di Sotterraneo: “Veniamo sostenuti da una fetta dell’ecosistema italiano, che è il nostro habitat. Anche perché è un giallo intrigato, il teatro italiano”, mentre Claudio Cirri indossa la bandana di David Foster Wallace, “in questo teatro pieno di gente che tutti i giorni vuol diventare viva”.
“La notte Ubu sta volgendo al termine” aggiungono Graziani Graziani e Federica Fracassi, contenti per tutti i premi che hanno distribuito, mentre parte il Walter-Polka di Stravinsky.
E su Stravinsky, vi saluto anch’io e torno nella baita. Buoni Ubu, buona notte.
Sarà che Natale è prossimo, sarà che vien voglia di far luccicare qualcosa. Insomma, il calendario del teatro si appresta ad accendere tutte insieme le luci dei Premi. In una manciata di giorni, nell’arco breve di due settimane, se ne possono contare sei o sette. Perché almeno alla fine dell’anno, chi fa il mestiere del teatro – che non dà tutte quelle soddisfazioni che ci immaginiamo – un regalo, la speranza di un premio, se lo merita. Meglio ancora se ha qualcosa di nuovo da dire.
Ubu Re, regia di Jernej Lorenci, uno dei vincitori del Premio Europa per il Teatro 2017 (** vedi alla fine del post).
Tra festival e premi, il cambio di passo
Se l’estate è tempo di Festival, l’inverno si tiene stretti i Premi. Fino alla fine dello scorso secolo, erano i Festival a tenere alta la bandiera dell’innovazione. Con i grandi appuntamenti che avevano segnato le geografie del teatro, all’estero quanto in Italia. Da Avignone a Belgrado. Da Edimburgo a Berlino. E da noi, dando lustro a località di provincia, Santarcangelo, Polverigi, Cividale, le colline torinesi. Gloria dell’altro secolo, comunque.
Il gioco delle correnti, il ridursi degli apporti istituzionali (“signori miei, non ci sono più gli assessori di una volta”), la frammentazione del processo che porta all’allestimento di uno spettacolo, il cambio dei formati comunicativi, tutto ciò ha fatto sì che le bandiere dell’innovazione cominciassero a sventolare sempre più spesso sul terreno dei Premi.
Non è più il Festival, oggi, a segnalare il nuovo, l’evoluzione dei linguaggi, l’apparizione di fenomeni interessanti. Un Premio fa con maggiore agilità e tempestività. Anche perché i festival costano molto più. E perché la macchina organizzativa e comunicativa di un festival è più inerziale e pesante. Ci sono festival che non sono affatto, come vorrebbe il nome, una festa. Ci sono festival che durano settimane, mesi. Cento giorni nel caso più estremo.
Roma Armee, regia di Yael Ronen, presentato al Premio Europa per il Teatro
Non è l’Iva, ma è un valore aggiunto
La leggerezza dei Premi è invece il loro valore aggiunto. Scatenano l’adrenalina che, assieme alla speranza, è il motore del concorso. Esplodono nell’euforia di una vittoria. Nel brindisi che alla fine contagia tutti, crescono i germi della rivincita, perché anche chi non ha vinto sa che potrà giocare le proprie carte alla prossima competizione. Si avvicendano con rapidità, i Premi.
Ne ho contati sei o sette, in queste corte giornate di dicembre. Ad alcuni ho partecipato in veste di giurato, di altri mi sto godendo lo svolgimento. Ve li elenco, con la promessa di tenervi informati su come andrà poi a finire.
The Virgin Suicides, regia di Susanne Kennedy, presentato al Premio Europa per il Teatro
Andar per Premi
È prossima al botto annuale la serata dei Premi Ubu, forti di quaranta edizioni, eredi di una lungimirante idea anni ’70 di Franco Quadri. Sabato 16 dicembre a Milano, dal vivo (al Teatro Studio Melato), ma anche in diretta radiofonica (su RadioTre nella trasmissione Piazza Verdi, ore 15) l’Ubu farà esplodere i suoi riconoscimenti 2017: una decina di diverse categorie, e alcuni premi speciali (qui il programma della serata).
È in corso di svolgimento e durerà fino a domenica 17, a Roma, l’internazionalissimo Premio Europa per il Teatro. Dopo dopo qualche anno di sospensione (“non ci sono più i mecenati di una volta”) ed edizioni sparse per mezzo continente, si posiziona nella capitale, tra Teatro Argentina, Palazzo Venezia, Teatro Palladium, tentando una ricognizione il più allargata possibile, soprattutto nei confronti della regia in questa complicata Europa odierna (qui il programma delle sei giornate ).
Ha le caratteristiche di un Premio,anche l’Italian and American Playwrights Project. Ideato due anni fa da Valeria Orani , con le associazioni Umanism e 369 Gradi e con un partner statunitense, il Martin E. Segal Theatre Center, il progetto mette in contatto e a concorso drammaturghi italiani e americani, promuove la bisrattata arte della traduzione teatrale e si propone di sviluppare progetti di produzione di qua e di là dell’Atlantico. Oggi, giovedì 14 (il programma della serata al teatro Vascello), le drammaturghe statunitensi selezionate, saranno a Roma, per presentare i loro testi. Allo stesso modo, sono stati presentati a New York, quattro testi italiani.
L’ANCT (l’Associazione nazionale dei critici di teatro, clicca per il sito) ha reso proprio l’altro ieri note le motivazioni delle proprie scelte, mentre i giurati di Rete Critica sono in subbuglio, dopo la finale del Premio omonimo, ospitata la settimana scorsa a Padova dal Teatro Stabile del Veneto (qui i vincitori 2017) . Giocato davvero sul filo di lana di una manciata di voti, il verdetto finale ha suscitato un po’ di malumori, che riversati negli spazi infiammabili di Internet, facilmente si accendono.
Non è passato poi troppo tempo dalla giornata di novembre in cui il Premio Giovani Realtà del Teatro, ha esaminato a Udine presso l’Accademia Nico Pepe, 23 progetti di giovani compagnie e attori under 35, ben decisi a conquistarsi il riconoscimento per un lavoro che sia inedito (in un articolo di Andrea Porcheddu, il resoconto sui vincitori). Con una formula simile – la presentazione di studio scenico di una ventina di minuti che dimostri la buona qualità delle proprie idee – altri concorrenti puntano alla vittoria nel Premio Tuttoteatro.com / Dante Cappelletti che troverà spazio a Roma al Teatro India, lunedì 18 e martedì 19 (qui il programma delle due giornate). Alla finale sono arrivati in nove, ma le candidature pervenute appena uscito il bando si sono attestate sui 120 progetti.
Insomma, stay tuned, perché gli esiti non si faranno attendere.
– – – – –
(**) La morte, inaspettata, a 49 anni, del protagonista di Ubu Re, Jernej Šugman,ha costretto la compagnia a cancellare lo spettacolo previsto la sera del 15 dicembre a Roma nell’ambito del Premio Europa per il Teatro.